Claudia Raudha Tröbinger

Claudia روضة Tröbinger

بنت الشمس

Nata negli anni settanta vicino a Merano, ho lasciato la provincia appena e per quanto mi è stato possibile. Ho girato un po', studiando e lavorando attorno al Mediterraneo, finché una salute cagionevole mi ha riportato alla casella di partenza.

Diplomata all'Accademia di Belle Arti e già videoartista, mi definisco Ausdrucksarbeiterin, operaia dell'espressione, e rappresentante dell'Arte Poverissima - in quanto niente atelier, niente lavori notturni e la necessità di dividere energia e tempo fra il Brotberuf, il lavoro che dà pane (oltre ad una certa indipendenza), e quello espressivo.

Il materiale preferito? Decisamente le parole.

Tornata in provincia ci vivo ormai da un bel po', tanto che mi sento quasi ambientata. In questo senso mi fortificano collaborazioni graditissime con autori, traduttori e traduttrici, tipografi e editori, riviste, biblioteche, associazioni culturali e musei locali.

Come persona che produce materiale da pubblicare e quindi presentare è molto interessante osservare da chi arrivano dei sì e da chi dei no, quali porte si aprono e quali rimangono chiuse, come e perché.

Con la casa editrice per me ideale non ci siamo ancora incontrate. Spero che accada prima di entrare

in casa di riposo (se un luogo del genere dovrà proprio fare parte del mio percorso).

Mi muovo fra il campo dei libri d'artista e quello della letteratura. Oltre ai libri mi interessa lo spazio pubblico ed è in questo senso che sviluppo stampe di testi su vestiti, adesivi e quant'altro.

Come suggerisce il mio nome completo ho una particolare affinità con tre lingue - quella italiana, quella araba e quella tedesca - e sento di avere una funzione ponte, che nel mio piccolissimo cerco anche di svolgere.

E sì, va anche detto che sono sudtirolese di madrelingua tedesca, scrivo prevalentemente in italiano e sono davvero riuscita a pubblicare una specie di trilogia bilingue italoaraba.